L’Assessorato alla Cultura della Regione Lombardia avvia il censimento delle realtà del territorio con l’obiettivo di attuare un piano per sostenere l’importante ruolo formativo e sociale svolto dalle associazioni musicali e culturali no profit. Lo spiega con un comunicato ANSA l’Assessore alla Cultura Francesca Caruso a seguito della delibera del 1 luglio della giunta regionale, collegandosi alle linee della legge n.25/2016 relativa alle politiche e agli interventi di istruzione e formazione di pertinenza della Regione: “In Lombardia esistono molte realtà pubbliche e private che operano nel campo dell’educazione musicale. Si tratta di soggetti non riconducibili al sistema di istruzione né all’alta formazione artistica e musicale che lavorano con dedizione e passione per promuovere, in modo capillare, la cultura della musica sul territorio. Per questo effettuare una ricognizione ‘aggiornata e precisa’ è il presupposto ‘fondamentale per poter strutturare un programma di sostegno alle scuole di musica”.
“La Lombardia ha un ruolo trainante nel sistema dell’educazione musicale realizzato dalle oltre 7.000 scuole di musica del terzo settore in Italia che ” – commenta Mirco Besutti Presidente AIdSM, Associazione Italiana delle scuole di musica – “ Si tratta di un movimento “dal basso” realizzato dalle associazioni musicali che, grazie all’introduzione del Registro Unico del Terzo Settore, si collocano oggi su un piano complanare dell’istruzione pubblica, favorendo la prosecuzione degli studi nei Conservatori e formando il nuovo pubblico dei concerti classici, jazz e pop”.
La delibera giunge grazie alla proficua interlocuzione con l’Associazione Nazionale Scuole Jazz e musiche audiotattili, presieduta da Claudio Angeleri: “Le scuole di musica italiane non tengono solo corsi e seminari strumentali e di musica d’insieme ma realizzano festival e rassegne concertistiche, interventi formativi nelle scuole primarie e secondarie, produzioni discografiche, aggiornamenti per i docenti della scuola. La Regione Lombardia dimostra con questo primo provvedimento, che si aggiunge all’impegno di diverse amministrazioni comunali un’attenzione speciale alla cultura musicale del territorio. Secondo lo studio dell’Università di Bologna sono 800 le strutture presenti in Lombardia grazie a 12.000 docenti che rivolgono la loro professionalità a 100.000 studenti di cui 6.500 di origine straniera e 3.500 diversamente abili”.
La definizione delle modalità operative per la partecipazione al censimento, avverrà entro 90 giorni dal 1 luglio 2024 attraverso la piattaforma Bandi e Servizi di Regione Lombardia www.bandi.regione.lombardia.it e sul Bollettino Ufficiale di Regione Lombardia.